Itinerario di viaggio:
1° giorno: Italia - Indonesia
Partenza da Milano per Bali con scalo intermedio.
Pasti e pernottamento a bordo.
2° giorno: Bali
Arrivo a Denpasar e trasferimento privato in hotel.
Resto della giornata a disposizione per il relax dopo il lungo volo.
Dall'hotel è facilmente accessibile la spiaggia e la vivace zona di Sanur.
Pasti liberi e pernottamento in hotel.
3° giorno: Bali- Sumba (Villaggi sacri, tombe megalitiche e la sorprendente costa Sud)
Dopo la colazione, trasferimento in aeroporto in tempo utile per prendere il volo per Tambolaka, che si trova nella parte occidentale dell’isola di Sumba. Il volo durerà circa un’ora.
Questa isola arida e ondulata, ospita la cultura tribale più ricca di Nusa Tenggara, che ruota intorno al culto dei marupu (termine generico per definire tutte le forze spirituali, divinità, spiriti e antenati).
Nelle regioni più impervie, il cavallo è ancora utilizzato come mezzo di trasporto; simbolo di ricchezza e di prestigio sociale, un tempo questo animale faceva parte della dote da offrire per prendere moglie.
Oggi la maggior parte degli isolani è ufficialmente protestante, ma il culto marupu resiste e gli antichi conflitti sono ancora rievocati con cadenza annuale, con battaglie simulate tra squadre di cavalieri.
Queste battaglie fanno riferimento a radicate tensioni tribali che di tanto in tanto scoppiano tra principati rivali.
Il bahasa indonesia è parlato ovunque, ma a Sumba ci sono sei lingue principali.
Il turismo nell’isola è quasi inesistente.
La leggenda narra che un tempo, il cielo e la terra fossero collegati da una scala.
I primi abitanti di Sumba scesero da questa scala e si stabilirono a Tanjung Sasar, sulla punta settentrionale dell’isola.
In auto, visiteremo alcuni dei villaggi tradizionali più interessanti di Sumba: Wainyapu e Ratengaro.
Di solito il villaggio tradizionale di Sumba è strutturato in due file parallele di case, poste le une di fronte alle altre, con una piazza nel mezzo.
Al centro della piazza c’è una pietra sormontata da un’altra pietra piatta, sulla quale sono poste le offerte ai marupu protettori del villaggio.
Queste strutture di pietra per gli spiriti o kateda sono usate per le offerte ai marupu dell’agricoltura durante la semina o il raccolto.
La piazza del villaggio contiene anche le tombe degli antenati importanti, in genere finemente scolpite.
Nei tempi passati, le teste dei nemici uccisi venivano appese a un albero secco situato nella piazza del villaggio.
Quest’albero dei teschi, chiamato andung è ancora presente in alcuni villaggi ed è un motivo riprodotto frequentemente sull’ikat di Sumba.
L’abitazione tipica è una grande struttura rettangolare su palafitte e accoglie una famiglia allargata.
Il tetto di paglia sale dolcemente dai quattro lati e termina con una punta.
Tra i rituali che accompagnano la costruzione di una casa, c’è quello di tributare un’offerta quando si pianta il primo palo, per scoprire se i marupu ne approvano l’ubicazione e uno dei metodi consiste nel sacrificare una gallina ed esaminarne il fegato.
Molte case sono ornate con corna di bufalo o mandibole di maiale, ricordo delle offerte sacrificali fatte in passato.
Dopo le visite ai villaggi, proseguimento verso la costa meridionale dove troveremo il nostro resort.
Pensione completa e pernottamento in hotel, Mario’s Hotel o Sumba Nautil Resort.
4° giorno: Sumba (villaggi, risaie)
Dopo colazione, inizia il trekking per esplorare la costa meridionale, che ci porterà tra i villaggi tradizionali della zona partendo da Lamboya con sosta a metà giornata a Waikabubak.
Tutte le case tradizionali, con le pietre tombali posizionate di fronte a esse, si trovano in cima a delle colline incorniciate in un fantastico scenario di risaie e con l’Oceano Indiano sullo sfondo.
Al termine delle visite pranzo in ristorantino locale.
Rientro al resort, cena e pernottamento in hotel.
5° giorno: SUMBA (Spiagge e villaggi)
Colazione in hotel.
Lasciamo il nostro resort al mattino per un’ultima giornata di visite a Sumba.
Come in quasi tutti i villaggi dell’isola, anche qui le tradizioni restano vive.
È usanza comune, quando si visitano i villaggi di portare dei doni con sé, come la noce di betel, simbolo di pace.
Si tratta di uno stimolante mediamente eccitante che purtroppo ha però degli effetti negativi poiché è una sostanza cancerogena e inoltre dona alla bocca e ai denti uno sgradevole colore rossastro. Masticare betel è un modo per affermare la propria appartenenza al mondo degli adulti e i tre elementi che formano il miscuglio hanno un significato simbolico.
Il gambo verde del sirih rappresenta il pene, la noce (o pinang) le ovaie femminili mentre la calce (kapor) lo sperma.
È la calce a produrre la colorazione rossastra.
Sumba non è solo villaggi ma anche splendidi paesaggi e spiagge infinite sulle quali si infrange un mare selvaggio e fragoroso che avremo modo di apprezzare.
Al termine delle visite ci trasferiamo sulla costa settentrionale dell’isola, nell’area di Mananga Aba e sistemazione per la notte in un hotel fronte mare.
Pranzo in un ristorantino locale, cena e pernottamento in hotel.
6° Giorno: Sumba – Flores (Etnie e vulcani)
Colazione in hotel.
Al mattino trasferimento in aeroporto per il volo con scalo a Kupang (West Timor), per Maumere, la cittadina più importante dell’isola di Flores.
Una catena di vulcani la attraversa, creando un complesso sistema di valli e creste che ha reso il territorio impenetrabile fino a qualche anno fa.
Questo è il motivo per il quale si sono sviluppati diversi gruppi etnici, molto diversi tra di loro.
Gli abitanti dell’isola sono suddivisi in cinque grandi gruppi linguistici e culturali: i Manggarai (a ovest), gli Ngada (zona di Bajawa), popoli affini agli Ende e ai Lio (zona di Ende), i Sikkanesi (zona di Maumere) e i Lamaholot (zona di Larantuka).
I rituali animisti svolgono ancora un ruolo importante in occasioni come le nascite, i matrimoni e i funerali e segnano i periodi cruciali del ciclo agricolo.
Da Maumere ci trasferiamo nel villaggio di Moni, punto di partenza per la scoperta del vulcano Kelimutu, e sistemazione per la notte in un piccolo e semplice lodge immerso in un grazioso giardino.
Pranzo in un ristorantino locale, cena e pernottamento nel semplice lodge.
(Considerando la scarsità di strutture presenti in zona e in relazione al numero dei partecipanti, facciamo presente che il gruppo potrebbe essere suddiviso in due strutture vicine e similari).
Ci teniamo anche a sottolineare che le strutture ricettive presenti a Moni sono molto semplici e a conduzione famigliare.
7° giorno: Flores (Vulcani, laghi colorati e spiagge)
Sveglia al mattino molto presto e partenza prima dell’alba per l’ascensione al cratere del vulcano.
L’escursione di oggi è una delle più sensazionali del viaggio, il vulcano sacro di Kelimutu, con i suoi laghi colorati all’interno di tre diversi crateri, è indiscutibilmente uno dei luoghi naturalistici più belli del pianeta.
Per i locali i tre laghi, ciascuno colorato diversamente (ora di turchese, verde scuro e blu anche se negli anni possono cambiare colore, dal rosso al nero al verde acqua, per azione di particolari pigmenti) sono la dimora delle anime degli antenati, il cui spirito guida, Konderatu, grande serpente dalla testa umana, veglia nella notte a protezione del sito.
E sarebbe colpa delle anime agitate se il colore dei laghi può cambiare nel corso degli anni...un fenomeno che ogni tanto accade.
Saliremo ai crateri prima dell’alba per godere dello spettacolo del sole che sorge dal mare circostante.
Gran parte della salita si effettuerà a bordo dei nostri veicoli, per le ultime centinaia di metri sarà necessario proseguire a piedi (circa 45 minuti), percorrendo un facile sentiero immerso nella vegetazione lussureggiante e accompagnati dal canto degli uccelli.
Durante la ridiscesa si notano, con la luce del mattino, alcuni piccoli villaggi rurali tradizionali circondati da splendide risaie a terrazza in un ambiente lussureggiante.
Si rientra al lodge per la prima colazione e per chiudere i bagagli.
Si riprende la strada per Bajawa, accompagnati da incontri occasionali e suggestivi panorami.
Pranzo a Ende e proseguimento per la cittadina di Bajawa, famosa per la produzione di un caffè particolarmente rinomato e centro amministrativo per l’etnia più interessante di Flores: gli Ngada.
Sosta lungo il tragitto alla spettacolare spiaggia di Penggajawa, rinomata per l’arenile ricco di ciottoli di origine vulcanica di colore blu e verde, levigati dal mare, che i locali raccolgono, dividono per misura e rivendono per utilizzarli come decorazioni per giardini.
Cena in un ristorantino locale, e sistemazione per la notte nel semplice ma accogliente hotel locale, in camere con servizi privati, ubicato in posizione panoramica con una splendida vista sul vulcano.
N.B. I permessi fotografici per il Parco Nazionale di Kelimutu sono inclusi.
(La cima del vulcano si trova a 1639 m e il mattino presto, quando si arriva per vedere l’alba, le temperature possono essere piuttosto basse, 8-10 gradi e quindi si consiglia di portare con sé qualcosa di più pesante).
8° giorno: Flores (Villaggi dell'etnia Ngada)
Dopo colazione intera giornata dedicata all’esplorazione dei dintorni di Bajawa, raggiungendo gli splendidi e incontaminati villaggi della etnia Ngada.
I villaggi sorgono sulle pendici del vulcano Inerie, una delle cime più alte di Flores che incombe su di essi creando scenari molto forti, quasi apocalittici.
L’incontro con gli Ngada rappresenta sempre un momento straordinariamente toccante.
Attraversando enormi piantagioni di bambù, col vulcano sempre sullo sfondo, si giunge al villaggio di Luba.
Da qui a piedi fino al villaggio di Bena, rappresentativo esempio della cultura Ngada, con alcuni splendidi monumenti sacri di pietra racchiusi da due file parallele di case di paglia dal tipico tetto proteso verso l’alto.
Al centro del villaggio ci sono delle coppie di santuari, Ngadhu e Bhaga, che simboleggiano lo spirito ancestrale maschile e femminile.
Ogni coppia rappresenta gli antenati di ciascun clan: Ngadhu, l’elemento maschile, simboleggia la fierezza e la virilità mentre Bhaga, l’elemento femminile, simboleggia la casa e il corpo della donna.
I megaliti presenti al centro del villaggio sono un mezzo per connettersi con il regno soprannaturale e comunicare con gli antenati, spesso con il sacrificio di animali.
Guardando da vicino le case si scorgono spesso decorazioni fatte con teschi e corna di bufali d’acqua e mascelle di suini, tutti animali che sono stati immolati durante le cerimonie sacre.
Il popolo Ngada è molto abile nella manifattura ikat.
Sia uomini sia donne indossano i sarong avvolti intorno alla vita e i motivi di tessitura tradizionali raffigurano solitamente animali o simboli sacri.
Al termine delle visite trasferimento a Ruteng e sistemazione in hotel.
Pranzo in un ristorantino locale, cena e pernottamento in hotel.
9° giorno: Flores (Trekking nel villaggio Wae Rebo)
Dopo la colazione partenza per Denge, base logistica da dove inizia il nostro trekking per raggiungere il bellissimo villaggio di Wae Rebo, isolato tra i monti di Flores e raggiungibile solo a piedi.
Si tratta di un antico villaggio, situato a 1200 m, dove l’aria è fresca ed è completamente circondato dalle montagne e dalla fitta foresta Todo.
Questa foresta tropicale è ricca di vegetazione e vi si possono trovare orchidee, diversi tipi di felci e anche osservare diverse specie di uccelli.
È abitato dall’etnia Manggarai e il suo fondatore, il loro principale antenato che lo costruì circa cento anni fa, era un uomo chiamato Empu Maro.
La principale caratteristica di Wae Rebo, sono le Mbaru Niang, case tonde dal tetto conico in lontar (un tipo di palma) che arriva fino al suolo. Ogni casa ha cinque livelli, ciascuno dei quali designato per uno specifico scopo: il primo livello, chiamato lutur o tenda, è la zona comune dove vive, cucina e dorme la famiglia estesa; il secondo livello, chiamato lobo, o attico, è utilizzato per immagazzinare cibo e beni; nel terzo livello, chiamato lentar sono conservate le sementi per la prossima semina; il quarto livello, chiamato lempa rae è riservato alla conservazione del cibo in caso di necessità e nel quinto livello, chiamato hekang kode, che è considerato il più sacro, sono poste le offerte agli antenati. La Casa delle Cerimonie, di grandezza diversa rispetto alle altre, contiene invece tamburi, gong e cimeli vari. La struttura simboleggia l’unità del clan e i tamburi sacri sono considerati il mezzo per comunicare con gli antenati.
Un soggiorno in questo villaggio ci permetterà di scoprire lo stile di vita dei suoi abitanti, le cui attività principali sono il lavoro nei campi e la coltivazione del caffè, ritenuto di gran pregio.
Alcune donne si dedicano alla tessitura degli ikat tradizionali. Si potrà girare un po’ ovunque nel villaggio, eccetto nella Casa delle Cerimonie dove, per essere ammessi all’interno, occorre il consenso del capo villaggio.
Pranzo in un ristorantino locale, semplice cena al villaggio e pernottamento in una semplice ma pulita capanna.
NB: Il villaggio di Wae Rebo è il piu' bello e meglio conservato di Flores e vale la pena di sacrificare un po’ di comodità per visitarlo. Si dorme in una grande capanna circolare dedicata solo ai visitatori, senza divisioni tra uomini e donne. Il pavimento in bambù è sollevato dal suolo.
I materassi sono di pandano, imbottiti di foglie e sono abbastanza comodi, la capanna è pulita.
All'esterno ci sono i bagni per uomini e donne, che sono usati solo dai turisti, e anch'essi sufficientemente curati e mantenuti.
Si consiglia di portare un sacco lenzuolo (o un sacco a pelo leggero per i più freddolosi), una tuta per la notte e una felpa o giacca antivento.
Siamo a 1200 m di altura e di notte la temperatura può scendere anche a 12-15 gradi, mentre di giorno siamo intorno ai 23-24. Ci sono comunque delle coperte a disposizione.
Il trekking per arrivare al villaggio non presenta particolari difficoltà e ci sono solo alcuni punti in pendenza. Il sentiero è pulito e da poco è stata completata la costruzione del ponte che evita l’attraversamento di un piccolo torrente. Si può affrontare questa camminata anche senza specifico allenamento e facendo le giuste soste per riposare e godere la natura che ci sovrasta. Basta solo essere in buona forma fisica.
I locali percorrono questo sentiero per portare il caffè in paese in un’ora e mezzo, mentre per noi il tempo di percorrenza varia dalle tre alle quattro ore.
Nel trekking ci accompagneranno una guida e dei portatori, che oltre ai nostri zaini porteranno anche una buona scorta di acqua da bere. Il trekking parte da un’altezza di circa 400 metri per arrivare a Wae Rebo a 1.200 metri. Il primo tratto del percorso, fino al ponte, viene effettuato in moto (negli ultimi due anni infatti i ragazzi del posto si sono organizzati e non consentono alle macchine di percorrere questo tratto di strada fino al ponte, quindi l’alternativa alle moto è quella di percorrerlo a piedi per almeno un’altra ora). Dal ponte in poi inizia il vero e proprio sentiero, che si stringe e sale attraverso una splendida giungla di montagna, con scorci sui monti circostanti e su un profondo canyon. Da alcuni punti si vede la valle, dove si trovano il villaggio di Denge, con il mare e una bella isola vulcanica sullo sfondo. Nella parte intermedia del trekking si cammina lungo un sentiero più stretto che potrebbe essere un po’ scivoloso, perché quasi tutto all’ombra. Gli ultimi 2 km del percorso sono praticamente in piano. Arrivati nei pressi di Wae Rebo ci sono coltivazioni di caffè, principale attività degli abitanti del villaggio.
Il clima varia da caldo umido nella parte bassa a temperato in altura.
Il trekking si può fare anche con buone scarpe da ginnastica, ma un paio di scarponcini o scarpe con suola dentellata sono consigliati per non rischiare di scivolate nelle zone ripide, sulle foglie e nelle aree umide. L’utilizzo dei bastoncini potrebbe essere d’aiuto).
10° giorno: Flores - Komodo
Al mattino, dopo colazione al villaggio, trekking di ritorno fino al ponte, dove saluteremo i portatori e troveremo le motociclette che ci trasferiranno a Denge.
Sosta per il pranzo e proseguimento per Labuanbajo, villaggio di pescatori ad Ovest dell’isola e porto di partenza per Komodo e Rinca.
Arrivo a Komodo in serata, cena e pernottamento in hotel.
11° Parco Nazionale Marino di Komodo (Imbarco sul veliero)
Dopo la colazione, trasferimento al porto e imbarco sul nostro veliero.
Inizia la nostra crociera in phinisi, il caratteristico veliero indonesiano, che ci porterà a esplorare la zona terrestre e marina del Parco di Komodo.
Pensione completa e pernottamento in cabina.
12-16° giorno: Parco Nazionale Marino di Komodo (mare incontaminato, pescatori e draghi preistorici)
Pensione completa durante tutta la crociera.
Non si effettueranno vere e proprie navigazioni su lunga distanza ma solo piccoli spostamenti di isola in isola all’interno del Parco Marino. Durante la navigazione, tra un’escursione e un’altra, sarà possibilità fare bagni, praticare la pesca, effettuare snorkeling o immersioni con le bombole sulle barriere coralline delle varie isole.
Parliamo di reef e di siti per snorkeling e immersioni considerati dagli appassionati tra i migliori del pianeta.
E’ facile ammirare, anche solo con un semplice snorkeling, mante giganti, tartarughe marine, squali di barriera, decine di specie di vivaci pesci tropicali e una interessante flora marina.
Si visiteranno numerose isole minori, veri eden tropicali, dove oltre a bagni su incantevoli spiagge selvagge si potranno effettuare camminate per ammirare le bellezze naturali all’interno.
Fantastiche isole, per buona parte disabitate, che offrono scorsi paradisiaci, sia sopra che sotto il mare.
Le giornate nel Parco di Komodo, inserito dall’UNESCO nel 1991 nella lista dei Patrimoni dell’Umanità, saranno uniche e decisamente indimenticabili.
Un punto forte di queste piacevolissimi momenti sarà anche l’incontro con i varani giganti di Komodo (lunghi fino a 4 metri) e lo spettacolo di migliaia di volpi volanti che al tramonto offuscano il cielo per andare alla ricerca di cibo.
Anche altri animali come cervi, cavalli bradi, bufali d’acqua, cinghiali, scimmie mangiatrici di granchi e tantissimi uccelli popolano questo fantastico arcipelago di isole coralline.
Una giornata sarà tutta dedicata alla scoperta del parco di Komodo, unico al mondo.
Bellissime passeggiate tra animali e scenari unici sull’isola di Rinca, i villaggi di pescatori dell’etnia Bajo, l’indimenticabile tramonto visto dall’isola di Kalong, l’isolotto di Tatawa, Mawan e il punto di avvistamento della colonia di mante, l’isola di Padar e la paradisiaca spiaggia rosa non sono che alcune perle di questa breve ma intensa crociera.
Pasti e pernottamento a bordo.
Attenzione:
- Tasse e permessi per il Parco Nazionale Marino di Komodo sono inclusi.
- L’attrezzatura per lo snorkeling è disponibile a bordo gratuitamente.
- Per le immersioni con le bombole, che non sono incluse nella quota di viaggio e quindi da pagare in loco, occorre avvisare al momento della prenotazione se si è interessati, al fine di verificarne la possibilità di effettuazione).
- L’itinerario della navigazione tra le isole del Parco Nazionale Marino di Komodo è subordinato alle condizioni del mare.
Il Capitano è responsabile della sicurezza dei passeggeri a bordo ed è quindi a sua completa e indiscussa discrezione quali, in che sequenza e quante isole si potranno visitare.
17° giorno: Parco Nazionale Marino di Komodo - Bali
Al mattino, dopo la colazione a bordo, il nostro veliero ci sbarcherà nuovamente al piccolo porto di Labuanbajo dove ad attenderci ci sarà il minibus che effettuerà il trasferimento in aeroporto in tempo per il volo domestico di linea per Bali.
Accoglienza all’arrivo nella capitale e trasferimento privato in hotel elegantesituato nel distretto di Ubud, una zona ancora caratteristica, ricca di templi e impregnata di cultura balinese.
Pranzo libero.
Pomeriggio a disposizione per una piacevole camminata tra gallerie d’arte, negozi d’artigianato o siti religiosi.
Cena libera (per cena si consiglia un locale dove poter assistere alle raffinate danze tradizionali balinesi) e pernottamento in hotel, in camere con servizi privati.
18° giorno: Bali
Colazione in hotel.
Giornata a disposizione per lo shopping o per rilassarsi e godere piacevolmente dell’atmosfera culturale di Bali.
Check out entro le 12 con possibilità di lasciare i bagagli in custodia fino alla partenza.
Pranzo libero e trasferimento all’aeroporto internazionale per l’imbarco sui voli di rientro in serata.
Cena e pernottamento a bordo.
19° giorno: Italia
Arrivo previsto in aeroporto al mattino e fine dei nostri servizi.
La quotazione è calcolata col valore del rapporto di cambio USD / Euro = 1,07 e delle tariffe e delle tasse aeree in vigore nel mese di Maggio 2023. In caso di oscillazioni del cambio, di +/- 3% a 20 giorni dalla data di partenza, sarà effettuato un adeguamento valutario.
Consulta il listino con le date di partenza e rientro e contatta il tuo promotore di fiducia!
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